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Cronaca

Migranti, barca si incendia ed esplode al largo nel Crotonese

ANSA
ANSA 

Una imbarcazione con a bordo oltre venti migranti ha preso fuoco, per cause in corso d’accertamento, mentre erano in corso le operazioni di trasbordo su unità navali della Capitaneria di Porto al largo della costa crotonese. Sul natante successivamente c’è stata un esplosione causata, presumibilmente, dal carburante a bordo. Secondo quanto riferisce l’Ansa, sono stati recuperati i corpi
senza vita di tre migranti, tra cui una donna, che erano a bordo del barcone, mentre almeno una persona risulta tuttora dispersa.

I feriti sono cinque: due sono stati portati all’ospedale di Catanzaro con gravi ustioni, mentre altri 3 sono ricoverati a Crotone, dove si trovano anche due finanzieri feriti. Stavano soccorrendo i migranti quando l’imbarcazione è esplosa: la deflagrazione ha causato la frattura di una gamba e l’altro per ustioni. Presso il Centro di accoglienza di Crotone sono state trasferite invece dodici delle persone che si trovavano a bordo della imbarcazione esplosa.

Secondo il quotidiano locale ‘il Crotonese’, “l’imbarcazione è successivamente stata investita da una esplosione probabilmente causata dal carburante a bordo”. La nave è visibile dalla spiaggia di Praialonga, vicino Isola Capo Rizzuto, e dalle spiagge limitrofe a Le Castella, anche quelle che ricadenti nella provincia del comune di Cutro. I bagnati ancora in vacanza - riferiscono alll’agenzia ‘Dire’ alcuni testimoni sul luogo - hanno assistito increduli dalle spiagge dove stavano facevano il bagno e prendendo il sole.

In 450 sbarcano a Lampedusa. Sindaco: Governo assente, pronti a sciopero

Un’imbarcazione con 450 Migranti a bordo è approdata la scorsa notte nel porto di Lampedusa. “Se una nave così grossa e piena di migranti arriva a Lampedusa - ha commentato a Rainews il sindaco Totò Martello - significa che nel Mediterraneo non c’è nessun controllo da parte del Governo italiano. Non si possono fare entrare altri 450 migranti quando nell’hotspot ce ne sono già 1.160 e la capienza materialmente non c’è più e non c’è l’idea di come si devono trasferire. Se il Governo ha deciso che Lampedusa deve diventare un hub scenderemo in piazza e faremo gli scioperi generali. Se il Governo è completamente assente il controllo lo faremo noi. C’è un problema serio di tenuta del Paese”, ha aggiunto il primo cittadino siciliano.

Viminale, altre 3 navi-quarantena a Lampedusa

Il ministero dell’Interno “segue con estrema attenzione la grave situazione legata allo sbarco di circa 400 migranti la scorsa notte a Lampedusa”. E’ quanto afferma il Viminale, sottolineando che “nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro Luciana Lamorgese hanno deciso di ricorrere all’utilizzo di ulteriori tre navi, in aggiunta alle due già operanti, per la sorveglianza sanitaria dei migranti irregolari in arrivo”. La prima arriverà a Lampedusa entro domani notte, le altre due entro mercoledì. Circa 300 migranti verranno evacuati dall’hotspot tra stasera e domani mattina.

La polemica politica

Va all’attacco Matteo Salvini, che accusa il Governo di essere “complice di un fenomeno che porterà non solo problemi economici e sociali ma purtroppo anche sanitari”. “La cosa incredibile - dichiara il segretario leghista - è che in quest’anno di virus l’immigrazione è crollata in tutta Europa: Spagna, Grecia, Malta. L’Italia è il solo Paese occidentale che ha aumentato gli sbarchi e gli arrivi irregolari. Non è solo coincidenza né sfortuna - aggiunge - ma complicità”.

Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci chiede al premier Giuseppe Conte di convocare il Consiglio del ministri. “Avevamo chiesto a Roma di recuperare i mesi persi senza nessuna programmazione. Avevamo chiesto un ponte aereo per dare un segnale forte, di presidiare il canale di Sicilia per impedire a questi squallidi mercanti di morte di continuare indisturbati. Mi rivolgo direttamente al presidente Conte; convochi il Consiglio dei ministri per affrontare l’emergenza di questi mesi divenuta insopportabile in queste ore. Lampedusa non ce la fa più, la Sicilia non può continuare a pagare l’indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma. E ieri abbiamo anche sentito qualche irresponsabile pronunciare frasi incomprensibili come “non esiste l’emergenza”.
C’è una emergenza umanitaria e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti”.

Riferendosi alle polemiche suscitate dall’ordinanza con la quale disponeva la chiusura dei centri di accoglienza e il trasferimento dei migranti dalla Sicilia, impugnata dal governo e annullata dal Tar, Musumeci aggiunge: “Non basta impugnare una ordinanza per negare la realtà. È tempo di decisioni forti. Presidente Conte, convochi il Consiglio dei ministri per affrontare l’emergenza di questi mesi, divenuta insopportabile in queste ore. Lo chiedo da presidente di una Regione che, come prevede lo Statuto, ha diritto di partecipare al Consiglio quando si affrontano decisioni che riguardano la mia Isola. Lo chiedo con rispetto, ma con fermezza. Non costringete i lampedusani a scioperi e serrate. È un luogo meraviglioso, quello: non merita questo trattamento!”.

L’annuncio del Viminale: subito via 300 migranti da hotspot Lampedusa

Nelle prossime ore saranno portati via poco più di 300 migranti dall’hotspot di Lampedusa, ha annunciato il Viminale. “Per ridurre il sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa”, ha fatto sapere il ministero dell’Interno, “in nottata arriverà sull’isola la nave Dattilo della Guardia costiera che imbarcherà domani mattina 200 migranti”. E “la prefettura di Agrigento ha già disposto per questa sera il trasferimento di 128 migranti con le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera, dopo l’esito negativo del tampone”.

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