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FPFP22015 La prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e contro la violenza domestica



La prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e contro la violenza domestica. Progetto “Laboratori Strasburgo”

FPFP22015

24-25 ottobre 2022

Napoli Castel Capuano

Presentazione

La Scuola intende porre particolare attenzione al tema della prevenzione e della lotta contro la violenza nei confronti delle donne e contro la violenza domestica.

La Scuola da diversi anni organizza un incontro di studio, in coincidenza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per sottolineare la piena adesione ai contenuti ed agli obiettivi degli strumenti internazionali, della Convenzione delle Nazioni Unite sulla eliminazione della discriminazione contro le donne adottata dall’Assemblea generale nel dicembre 1979 e soprattutto della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e contro la violenza domestica, cd Convenzione di Istanbul, aperta alla firma nel maggio 2011. Per rafforzare la risposta ad un fenomeno di violenza di estrema gravità e dar pieno adempimento alla Convenzione di Istanbul - la quale dedica il capitolo VI (articoli da 49 a 58) agli aspetti processuali penali connessi ai reati di violenza di genere ed individua le misure (« legislative o di altro tipo ») che gli Stati devono adottare per garantire il pieno rispetto dell’accordo internazionale- il legislatore è intervenuto con la legge 19 luglio 2019, n. 69 (cosiddetto Codice rosso).

La normativa ha apportato modifiche ad alcune norme del codice penale e di procedura penale, con lo scopo di meglio reprimere i reati di violenza di genere e domestica e di offrire una più significativa tutela alle donne ed ai minori vittime di tali violenze. In particolare, è stata stabilita l’obbligatoria tempestività dell’intervento sia della polizia giudiziaria che dell’autorità inquirente, anche mediante l’audizione della persona offesa o denunciante nel termine di tre giorni dalla data di iscrizione della notizia di reato. Si rammenta che proprio i ritardi nell’avvio delle indagini dopo la denuncia della violenza e l’assoluta sottovalutazione del rischio con la mancata adozione di misure di protezione hanno portato alla condanna del nostro Paese da parte della Corte EDU nella sentenza Talpis v. Italia (2.3.2017, ricorso 41237/14).

Al tema vengono dedicati specifici approfondimenti anche nell'ambito della formazione iniziale dei magistrati in tirocinio con relazioni di inquadramento generale ed esercitazioni pratiche mentre a settembre è stato inaugurato un corso e-learning cin collaborazione con l’unità HELP del Consiglio d’Europa.

In tale contesto, il seminario intende realizzare un'occasione di conversazione/dialogo in formato di “laboratorio”.

Il seminario vede la partecipazione di magistrati dei diversi distretti di Corte di appello, della Corte di cassazione e della Procura generale, rappresentanti del Consiglio d’Europa e della Corte europea dei diritti dell'uomo e del Ministero giustizia.

L’evento si inserisce nell’ambito del progetto “Laboratori Strasburgo”, volto a realizzare approfondimenti tematici di tipo seminariale in relazione alle questioni controverse sull'applicazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della tutela dei diritti fondamentali.

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