giovedì 1 novembre 2012

5 CURETTES PERIODONTALI E SCALERS

Luca Martinelli

Curettes periodontali e scalers

Pubblicazione n. 5 - 01 Novembre 2012

1 CURETTES PERIODONTALI E SCALERS
La parodontologia è un ramo della scienza medica dedicato alla diagnosi e al trattamento delle malattie dall’apparato di sostegno del dente.

Le curettes e gli scalers rientrano nella grande famiglia di strumenti utilizzati in parodontologia, servono per la rimozione del tartaro sopra e sotto gengivale.

Di questi i più conosciuti ed i più venduti sono sicuramente le Curettes Universali, le Curettes di Gracey e gli scalers a falcetto ed a cleoide.

I requisiti delle curettes e scaler (almeno per una parte di questi) sono indicati nella norma UNI EN ISO 1339-1, -2 e -3.

2 STRUTTURA DELLA CURETTE
La curette è uno strumento dentale manuale (strumento dentale progettato per funzionare in risposta al movimento dell’operatore senza nessuna fonte di energia) per cui la sua struttura è formata da un manico e da una punta lavorante con particolari caratteristiche a seconda del tipo di curettes (Fig. 1 ).

Gli strumenti parodontali hanno in comune delle parti che sono:
a- La lama;
b- Il gambo;
c- L’impugnatura (manico).




Fig. 1
Struttura di una curette

La lama (Fig. 2) è di sezione semicircolare con superfici laterali semicircolari, anche la punta lavorante dello strumento ha forma semicircolare; la forma complessiva della lama varia  a seconda del tipo di applicazione cui è destinata.

Presenta uno o due bordi taglienti (a seconda del tipo di curettes) ed ha una estremità arrotondata, questi bordi sono rappresentati dall’angolo che si viene a formare fra la superficie anteriore (piatta) e la superficie laterale e posteriore (arrotondata a semicerchio).



Fig. 2
Esempio di lama con un solo bordo tagliente (Gracey)

Il gambo costituisce l’unione fra lama e manico (impugnatura), ha diverse forme ed angolazioni per favorire l’inserimento nelle tasche parodontali e quindi l’accesso alle superfici radicolari.

Abbiamo quindi diverse angolazioni e diverse lunghezze a seconda dell’anatomia del dente interessato ed a seconda del tipo di curette.

L’impugnatura (manico) rappresenta la “guida” dello strumento è cioè quella parte che la mano impugna per effettuare i movimenti dello strumento ovvero della punta lavorante.

I manici sono di diverse forme e materiali, la cosa più importante è che siano bilanciati e con forme più o meno lineari che non ostacolino le dita e/o la mano nel suo movimento; possiamo avere diversi tipi di curette con lo stesso manico.





2.1 Curettes Universali
Le curettes universali sono state progettate per poter essere utilizzate praticamente su tutte le superfici del dente; questa è la ragione per cui vengono chiamate “Universali”.

Un esempio di curettes universali possono essere le curettes denominate:
- Columbia;
- Goldman Fox;
- Langer;
- McCall.


La lama ha due bordi taglienti e la sua angolazione, rispetto al gambo è di 90 gradi (Fig. 3).

Fig. 3
Orientamento lama curette universale

Le curettes universali hanno un area diversa di impiego a seconda del tipo di curettes e quindi di lama, ad esempio le Columbia hanno punte per anteriori e punte per posteriori.

Le Langer hanno il gambo identico alle curette di Gracey, ricalcandone più o meno (alcune sono solo per il mascellare ed alcune solo per il mandibolare), l’area di impiego di queste ed hanno anch’esse varianti con gambo rigido e con punta After Five e Mini Five  ecc..

In ogni caso le curettes che a tutt’oggi riscuotono maggior interesse, e per questo sono le più utilizzate e le più vendute, rimangono le curettes di Gracey.

2.2 Curettes di Gracey
Le curettes di Gracey, ideate nel 1940 dal Dr. Clayton Gracey, sono state progettate per essere impiegate su aree specifiche dei denti.

Su queste curettes ci soffermeremo maggiormente perché sono a tutt’oggi quelle più utilizzate e più vendute.
Si utilizzano per la rimozione del tartaro che rimane anche dopo l’ablazione con ultrasuoni, per la rimozione dei tessuti necrotici, per la levigatura radicolare ecc. .

La lama ha un solo bordo tagliente e la sua angolazione rispetto al manico è di 70° (Fig. 4).

Fig. 4
Orientamento lama curette Gracey

Ogni curette ha lama e gambo con geometrie diverse a seconda dell’area specifica di intervento che possiamo meglio identificare nella tabella sotto riportata (Fig. 5).


Fig. 5
Curettes di Gracey - Figure ed area d'uso


2.2.1 Curette di Gracey “AF” ed “MF”

Esistono delle varianti delle Curettes di Gracey, le più conosciute sono le “AF” e le “MF”, inferiori di numero (meno figure) hanno una funzione particolare che si esrcita grazie alla sua forma modificata.

Le curettes Gracey AF sono una evoluzione delle curettes Gracey standard, sono state progettate per agevolare l’inserzione subgengivale, specie per le tasche parodontali più profonde,  riducendo la distensione del tessuto, facilitano la rimozione delle concrezioni intorno alla corona e permettono un migliore accesso anche alle radici.

Le curettes Gracey MF sono a sua volta una evoluzione delle curettese Gracey AF, sono state progettate per favorire l’inserzione nelle tasche strette, per raggiungere le radici più piccole, forcazioni e solchi.

Per permettere le funzioni appena esposte queste curette hanno una geometria che le differenzia dalle standard.

Le curettes AF hanno il gambo di circa 3mm più lungo delle curettes standard;

Le curettes MF hanno il gambo di circa 3 mm più lungo delle curettes standard  e la lama più corta di circa 2 mm (Fig. 6).

Fig. 6

Le aree specifiche di intervento sono si possono vedere nella tabella sotto riportata (Fig. 7).

Fig.  7

Tutte le curettes di Gracey standard possono avere il gambo rigido od extrarigido; si tratta di curettes con lama delle stesse dimensione e geometria della standard ma con gambo di diametro maggiore per conferire una rigidità superiore alla curette, per questo sono indicate per la rimozione di concrezioni copiose o comunque resistenti.

Esistono ancora delle ulteriori varianti che sono le “micro mini five”, poco conosciute ed ancora poco utilizzate; queste hanno una lama di dimensioni ancora più piccole delle curette Gracey “MF” per raggiungere tasche parodontali particolarmente profonde.




Esempio di curette di Gracey con manico in conformità alla Direttiva Europea 2010/32/UE
in materia di prevenzione delle ferite da taglio e da punta
Fabbricante Quasar Dental Equipment


3 SCALERS (chiamati anche strumenti per detartraggio, tipo H)
Gli scalers, sono stati progettati per la rimozione del tartaro sopra gengivale, possono essere utilizzati anche per la rimozione del tartaro che si trova in prossimità del bordo gengivale (limitatamente sub gengivale).

Anche per gli scalers esistono forme particolari delle punte a seconda dell’area di utilizzo tuttavia gli scalers più conosciuti, e più venduti, sono gli scaler a falcetto che troviamo generalmente a lama dritta ed a lama curva; uno degli scaler forse maggiormente conosciuti è il falcetto dritto “Jaquette” ed il falcetto curvo “Towner”, questi li troviamo spesso accoppiati su uno stesso manico (Towner-Jaquette).

3.1 Scaler a lama dritta (tipo a cleoide)
Gli scalers a lama dritta hanno la lama a sezione piramidale (con base triangolare) con superfici  laterali semicircolari e punta pungente; la lama è orientata a 90° rispetto al gambo (Fig. 8).


Fig. 8


3.2 Scalers a lama curva (tipo a falcetto)
Gli scalers a lama curva hanno una lama a sezione pirmaidale (con base triangolare) superfici laterali dritte e punta pungente; la lama è orientataa 90° rispetto al gambo (Fig. 9).


Fig. 9


4 MATERIALE DI FABBRICAZIONE
Le punte delle curettes e scalers sono solitamente fabbricate con acciaio inossidabile della serie AISI 420 o 440 o  comunque con altri acciai indicati dalla norma UNI EN ISO 7153-1.

Il manico può essere in acciaio inossidabile od in materiale plastico, esistono anche punte realizzate in materiale plastico solitamente utilizzate per lavorare sugli impianti dentali.




Si ringrazia Quasar Dental Equipment 

per la gentile concessione della foto del prodotto

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